Calendario Stagionalità Materie Prime
In questo articolo andremo a individuare un potenziale calendario per la stagionalità delle materie prime. Tutto ciò potrebbe darti un vantaggio statistico in più nella tua operatività. In particolare, andremo ad analizzare le commodity agricole, energetiche, tropicali, metalli e carni.
Prima di stilare il nostro calendario dedicato alla stagionalità delle commodity, però, facciamo un passo indietro.
Calendario stagionalità materie prime: variazioni periodiche dei prezzi delle commodity nel tempo
Con il termine stagionalità intendiamo delle variazioni periodiche degli equilibri tra domanda e offerta di un determinato bene, nel tempo.
Il mondo delle materie prime è uno dei mercati che più risentono della stagionalità. Semina delle granaglie, raccolti, estrazione di petrolio, temperature, clima, macellazione della carne: sono tutti fattori che muovono i prezzi.
Perciò, grazie alla periodicità di queste circostanze, i prezzi delle materie prime hanno delle oscillazioni, talvolta prevedibili nel tempo.
Per esempio, le temperature si abbassano perlopiù nei mesi invernali, dunque aumenterà la domanda di petrolio in questo periodo dell’anno. Conseguentemente, si potrebbero verificare dei rialzi dei prezzi in questa stagione.
Calendario stagionalità materie prime agricole (grano, mais, soia e derivati)
Le materie prime agricole sono fondamentali in molti aspetti della vita dell’uomo e non solo. Da ciò si può ricavare la farina, glutine, birra, pasta, alcool, etanolo e altro materiale fondamentale anche nel settore manifatturiero.
Il primo produttore delle granaglie, assieme ai loro derivati, sono gli USA. La piantagione delle stesse avviene intorno i mesi di aprile e maggio. Infatti, ogni marzo, l’USDA pubblica il Prospective Plancting, che indica la quantità di scorte prevista per l’anno seguente.
Quindi, a fine marzo, potrebbero esserci delle forti oscillazioni dei prezzi delle granaglie, soprattutto se i dati disattendono le aspettative.
I mesi estivi sono di solito i più volatili, spesso tendenti al rialzo dei prezzi. Questo avviene perché questo è un periodo in cui le scorte solitamente diminuiscono.
La raccolta avviene verso ottobre e novembre. Perciò, in questi mesi i prezzi tendono via via a diminuire, visto l’aumento dell’offerta di queste materie prime.
Calendario stagionalità materie prime energetiche (Petrolio, Gas naturale e derivati)
Le materie prime energetiche sono chiamate “hard commodity”, per via della necessità di estrazione, tramite dei processi molto complessi.
Il petrolio e il gas naturale sono le principali. Il petrolio rappresenta un indicatore della crescita economica globale. Perciò, il suo prezzo solitamente segue l’andamento dei tassi d’interesse e dell’inflazione.
Tuttavia, anche queste materie prime hanno una loro stagionalità, che dipende in gran parte dalle temperature. Infatti, nei mesi invernali la domanda cresce, a causa dell’aumento della domanda per alimentare gli impianti di riscaldamento.
Dunque, in questo periodo bisogna seguire attentamente l’andamento climatico soprattutto di USA e Canada, cioè i principali produttori.
I mesi in cui solitamente ci sono dei rialzi importanti, soprattutto del natural gas, sono ottobre e novembre.
Questo avviene perché la domanda si effettua prima che arrivi il freddo, per creare scorte sufficienti al fabbisogno degli stati.
Perciò, se le scorte sono troppo abbondanti, il prezzo farà fatica a salire, nonostante ci siano delle temperature glaciali.
Calendario stagionalità materie prime coloniali e tropicali (cotone, caffè, zucchero e cacao)
Le materie prime coloniali e tropicali hanno una stagionalità che dipende fortemente dal clima dei tropici, soprattutto nel continente africano e sudamericano. Dunque, quando si verificano temperature e/o un clima inaspettato, ci si deve aspettare una certa volatilità dei prezzi.
Per quanto riguarda il cotone e il caffè, i principali produttori sono rispettivamente USA e Brasile. Per entrambi, abbiamo una stagionalità rialzista che parte da settembre-ottobre, fino a febbraio-marzo. Tuttavia, il caffè ha una minore correlazione con le medie storiche dei prezzi, rispetto al cotone.
Lo zucchero, invece, ha una stagionalità rialzista nei mesi di giugno-luglio e settembre-ottobre. Successivamente si verifica un ribasso graduale dei prezzi. Queste oscillazioni dipendono dalle speculazioni e notizie sulle semine, le quali avvengono in autunno.
Per concludere, il cacao proviene principalmente dal Sud America e dalla Costa d’Avorio. Ha una stagionalità rialzista perlopiù da giugno a settembre, cioè nei mesi estivi. Da ottobre in poi subisce solitamente dei ribassi sempre più graduali, dovuti all’aumento delle scorte.
Metalli preziosi (oro, argento, platino e palladio) e non preziosi (rame, zinco ecc.)
I metalli preziosi hanno da sempre svolto una funzione di “protezione” per il portafoglio. In poche parole, gli investitori si tutelano soprattutto con l’acquisto di oro e argento, durante i periodi di crisi economica.
Questo avviene perché il loro valore intrinseco rimane comunque valido a prescindere dalla volatilità dei mercati azionari. Perciò, essi si sfruttano per diversificare la propria operatività.
Perciò, il loro prezzo dipende ampiamente dalle politiche delle Banche Centrali, e dai dati economici soprattutto degli USA.
Il rame, invece, viene utilizzato ampiamente nelle industrie, per produrre conduttori, cavi, macchinari ecc. La sua domanda cresce a seconda della produzione industriale richiesta.
Dunque, quest’ultimo ha una correlazione diretta con la salute dell’economia generale, a differenza dei metalli preziosi.
Per concludere, il prezzo di oro e argento tende a scendere soprattutto quando sono previsti dei tagli ai tassi di interesse. Viceversa nel caso contrario, oppure quando siamo di fronte ad una crisi economica generale.
Carni di bovino e suino
Queste materie prime comprendono il bestiame allevato, sia bovini in età giovane che da macello, che suini.
Le carni di suino e bovino dipendono strettamente dalle granaglie, perché queste ultime rappresentano l’occorrente per alimentare gli animali, come mais, grano ecc.
Dunque, quando aumenta il costo delle stesse, aumenterà anche il costo per allevare il bestiame, e quindi anche il loro prezzo.
Comunque, anche la carne di bovino ha una propria stagionalità. Quella rialzista solitamente si verifica in calendario tra novembre e gennaio, da febbraio a maggio invece quella ribassista.
Per quanto riguarda la carne di maiale, invece, da maggio a luglio spesso si verificano dei rialzi dei prezzi. Infatti, la domanda cresce proprio in questo periodo dell’anno, vista la stagione estiva dei barbecue.
La Cina è la principale produttrice di carne di maiale. I prezzi dipendono anche da eventuali epidemie del bestiame. Infatti, nel momento in cui esse si verificano, l’offerta diminuisce a dismisura, causando un rally rialzista dei prezzi.
Per concludere, abbiamo visto il calendario della stagionalità delle materie prime più scambiate. Abbiamo anche individuato delle correlazioni sia tra alcune di esse, che con la situazione economica generale.
Attenzione però! La stagionalità non è sinonimo di esattezza e infallibilità. Infatti, ci possono essere delle temperature inaspettate, o eventi globali improvvisi che destabilizzano il regolare andamento dei prezzi.
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Autore: Enrico Ciardo